Il progetto fu' affidato al centro Ricerche Comunitario di Ispra.
La comunità scientifica prese in esame diverse opzioni di sepelliemento e sviluppo' diversi modelli di penetratori.
I fondali presi in considerazione erano fondali oceanici, in zone sismicamente stabili, e su batimetriche di oltre 2000 m.
Al fine di studiare i parametri di caduta furono sviluppati diversi sistemi di telemetria subacquea in grado di inviare i dati
relativi alla velocità di caduta, all'accelerazione ed alla decelerazione ad una boa posizionata nell'area di lancio.
Ai dati principali erano associati altri parametri, come le condizioni meteomarine, etc.
Dalla boa i dati potevano essere trasmessi ad una unità centrale di ricezione sia in tempo reale sia su richiesta specifica.
I sistemi di trasmissione provati furono due: via satellite e ad onde lunghe.
La realizzazione dello studio della parte elettronica, del suo hadware e della boa stessa, inclusa la parte elettronica di gestione
dei dati , fu affidata ad una società di Comerio.
La boa fu realizzata, collaudata e risulto' perfettamente funzionante.
Alla fine del ciclo dei collaudi fu ormeggiata nel lago Maggiore, nelle acque antistanti il Centro di Ricerca di Ispra.
I ricercatori attuarono anche una campagna di lanci nella quale vennero testati diversi modelli di penetratori
con configurazioni geometriche delle superfici idrodinamiche, lughezze e diamateri e
pesi diversi.
Gli studi terminarono sia per motivi di budget sia, pare, per motivi politici.
Uno dei risultati interessanti fu' la costantazione che la velocità massima di caduta si stabilizzava dopo circa
200 - 350 mt e che, successivamente, restava pressoché costante.
Lo sviluppo di questa tecnologia porto' alla realizzazione di attrezzature speciali e di diverse ed innovative
tecnologie accessorie tutte fruibili
per i piu' diversi scopi
industriali, fra i quali la ricerca petrolifera, lo studio della biologia in alti fondali, lo studio della possibilità di
raccolta dei noduli di manganese, etc.
La tecnologia e tutti gli studi sono pubblici e furono/sono disponibili al pubblico e sfruttabili da tuti i
cittadini della Nazioni che
finanziarono il progetto:
tutti gli stati memembri della comunità europea dell'epoca - anni '80 -, piu' Canada e Stati Uniti.
Tutto gli studi sono stati pubblicati in una raccolta scientifica e sono disponibili nuperosi link sul web: alcuni di essi
sono cliccabili da questa pagina.
Alla fine degli anni '80 inizio degli anni '90 la comunità europea decise di trovare un modo per
avere un'introito finanziario
da questa tecnologia.
Tutto il sistema fu quindi presentato in occasione di diverse manifestazioni fieristiche dedicate
alla tecnologia ed alla ricerca al fine di
trovare interessati fruitori oppure acquirenti.
Le opportunità di fruizione erano diverse ma, all'epoca, pare che nessuna azienda avesse manifestato
alcun interesse a fruire,
acquistare, noleggiare anche una sola parte delle diverse tecnologie ed apparecchiature realizzate e disponibili.
Apparecchiature e tecnologie sicuramente molto avanzate per l'epoca e di grande contenuto tecnico.
Fu in questo periodo che Giorgio Comerio, che deteneva già la tecnologia per la trasmissione dei dati e per l'ormeggio
della boa di raccolta dati su fondali di oltre 2000 m ( un sistema speciale di tension-leg ) decise di esplorare la
possibilità di ingegnerizzare la possibilità di utilizzare i penetratori a caduta libera
per il seppellimento di materiale a bassa ed a media radioattività mediante i penetratori.
Non venne mai considerata la possibilità di utilizzare i penetratori a caduta libera per il seppellimento al di
sotto dei fondali marini di scorie nucleari ad alta attività e con emissione di elevata energia.
Nel 1993 fu costituita la Oceanic Disposal Management, società il cui scopo era , appunto, la gestione del progetto di
seppellimento in fondali oceanici, gestione puramente tecnica ed ingegneristica.
l'ODM era un "Technology Provider", ovvero una società di pura progettazione ed ingegneria.
Tutta l'attività , fina dall'inizio, fu resa pubblica su Internet nel sito web
della ODM ( 1993-1995) e molti studiosi, studenti, ricercatori,
semplici curiosi, inviarono email all'ODM.
Vi fu un nutrito scambio di corripondenza con studenti di tutte le università del mondo tanto che la pagina di presentazione
fu resa disponibile in Inglese, Italiano, Francese, Tedesco.
Il principio della trasparenza e della pubblica disponibilità alla fruizione della conoscenza
é sempre stato uno dei principi fondamentali di
tutta l'attività di Giorgio Comerio.
L'internet negli anni 1995-1996 non era quello di oggi ma, in ogni caso, era già un
sistema di comunicazione utilizzato dal mondo scientifico ed universitario.
Lo scopo dell'ODM era quello di sviluppare un penetratore atto alla resistenza dalle corrosioni per periodi di migliaia di anni.
A tal fine fu elaboraro un software di calcolo per la previsione dell'effetto della corrosione in base alla tipologia del
rifiuto contenuto.
Con una nota azienda mondiale, leader del settore, fu studiato uno speciale acciaio con elementi leganti particolari,
in grado
di resistere ad effetti corrosivi della durata di diverse migliaia di anni.
ODM partecipo' a qualche riunione ed ebbe modo di contattare alcune nazioni interessate
alla valutazione della tecnologia.
Si tratto' di attività propedeutica e di puro marketing in quanto tutto la tecnologia era ancora in fase di studio e di sviluppo.
Sempre al fine di sviluppare la possibilità di utilizzo, si inizio' a localizzare aree argillose, ocenaiche, in zone
sismicamente stabili, e su batimetriche variabili.
In questa fase di studio furono prese in considerazione aree incluse nelle zone di interesse economico delle Nazioni
ove vi era la possibilità di startificazioni argillose.
Per una serie di circostanze tutt'ora ignote la società fu accusata, gratuitamente ed ingiustamente, da Greenpeace e dalla stampa
ad essa legata, di attività illegale ed illecita.
Greepeace effetto' pure una effrazione degli uffici dell'ODM di Lugano cercando chissà quali "segreti" della Mafia.
Un'enorme polverone, un gigantesco Bluff.
A questo punto tutto il progetto venne abbandonato.
Non solo.
Gli uffici e l'abitazione di Giorgio Comerio vennero perquisiti, venne sequestrato del matreriale del tutto privo di
risvolti penali ed il procuratore Neri svolse, per oltre tre anni, un'inchiesta .
Durante l'inchiesta vi furono le solite "fughe di notizie" , "fughe di fotocopie " e quant'altro in uso in Italia.
I beneficiari delle notizie "itneranti" furono Greenpeace ed il gruppo Editoriale Espresso - Repubblica, e poi il Manifesto, Famiglia
Cristiana ed altri.
Dopo anni di indagini, controlli di ogni genere e tipo, tutte le inchieste furono chiuse in quanto la Magistratura
non rilevo' nessun comportamento od atto penalmente rilevante da parte di Comerio e dei suoi collaboratori.
Ecco comunicati stampa sottostanti:
Dopo quattro anni di indagini serrate sulla mia persona, ( 1994-1998) sulle società che
in qualsiasi modo potevano essere ricondotte a me nelle quali detenevo partecipazioni
oppure alle quali collaboravo, la Magistratura ha deciso l'archiviazione della mia posizione
nelle indagini inerenti attività illegali di smaltimento di rifiuti.
L'archiviazione é motivata dal fatto che i Magistrati hanno appurato che non vi é mai stata
alcuna attività di smaltimento ma che si trattava soltanto di studi di verifica della possibilità
scientifica e legale di fruizione di una tecnologia sviluppata dalla Comunità Europea.
Molte notizie pubblicate dalla stampa e riportate in televisione sono solo state di istigazione
alla formazione di false opinioni basate su ipotesi ed illazioni che la Magistratura stessa
ha verificato essere senza alcun fondamento.
Le résultat de beaucoup des nouvelles publiées par la presse et rapportées par la
télé a été la formation de fausses opinions basées sur des hypothèses et
des suppositions que la Magistrature a vérifier n'avoir aucun fondement.
Many reports in the press and on television only been a way to instigate the formation
of opinions based on false assumptions and based on suppositions that the Magistrates
itself has verified to be without reality.
- Penetrator Telemetry System - - 1988 -
- Estimation of in-situ clay strengths using marine sediment penetrators - - 1981 -
- FREEFALL-seabed-penetrator-flight-code - - 1988 -
- An Explosive Acoustic Telemetry System
For Seabed Penetrators - - 1988 -
-
Zona Nucleare - - Data non nota -
- Zona Nucleare - - Data non nota -
- New Scientist - UK - - 31st October 1985 - n° 480 - Pag.30 -
- LO STUDIO UFFICIALE e COMPLETO - - 1985 -
- The Royal Society of Mathematical, Physical & Engineering Sciences - - The Oceanic Sediment Barrier [and Discussion]- 1986 -