Se ci fosse un premio per l'industriale italiano piu' brillante, piu' intraprendente e piu' spregiudicato del 1995, il
riconoscimento dovrebbe andare a Giorgio Comerio, che spazia tra Stati e Mari, tra Amianto e Plutonio, tra Primo e Terzo
Mondo, e, naturalmente,
compare sul fenomeno del 1995, Internet.
Potete entrare in Internet e digitare www.tinet.ch/odm01 e Giorgio Comerio vi offrirà i suoi servizi,
qualcosa che nessun altro
offre sul pianeta, qualcosa che l'umanità aspetta: la liberazione dall'incubo delle scorie nucleari che, con il "metodo Comerio"
spariranno dai nostri pensieri, conficcate nelle profondità marine al sicuro per almeno 20.000 anni.
Forse prenderà il premio Nobel, Giorgio Comerio. O forse verrà arrestato, prima ancora che questo libro vada in stampa.
Ma la sua biografia é già adesso degna di nota.
Cinqaunt'anni, di Busto Arsizio, ingegnere, gran bell'uomo.
Un passato al servizio della società civile, come segretario amministrativo della Democrazia Cristiana lombarda.
Un'espulsione dal Principato di Monaco per traffico d'armi: Comerio infatti riforniva di missilmi exocet i
generali argentini durante la
guerra delle Falkland-Malvine.
Un processo per bancarotta in Italia, un altro per lesioni alla ex moglie. Una società con sede a Malta per la progettazione e
la realizzazione di siluri e mine teleguidate da vendere all'Iran e ai paesi del Nordafrica.
Un contratto con il Principe Paleologo Mastrogiovanni che con il nome di Pietro III dovrebbe diventare reggente di tre
isolotti di fronte
a Sierra Leone ( destinati a trasformarsi in villaggio turistico, con centrale elettrica, aeroporto e un porto
per navi portarifiuti )
Residente in diverse parti del mondo: all'isola britannica di Guernsey, a Malta, a Lugano; ospite, nella sua villa
di Garlasco (Pavia )
del locale club di Forza Italia, oggi chiuso; in contatto con i governi della Svizzera, Austria, Estonia, Lettonia; in rapporti
commerciali con l'Enea; lunga conoscenza reciproca con i servizi segreti.
Di carattere estroverso, intraprendente, geniale.
Proprietario di un brevetto internazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, che é appunto quello che viene proposto
ai clienti del pianeta su Internet.
Si tratta, in breve, di questo: affondare siluri metallici lunghi 26 metri che per inerzia si dovrebbero piantare
a una profondità
di circa 400 metri sui fondali marini argillosi.
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Nei siluri vanno inseriti contenitori di acciaio con intercapedini di cemento
e di
piombo, fino a 49 contenitori per siluro.
I siluri vanno caricati su una nave che si dirige verso la fossa marina prescelta; li' vengono scaricati negli abissi
alla velocità di
200 chilometri all'ora. Ogni siluro é dotato di un'antenna lunga quaranta metri adatta a rivere gli impulsi sonar
che permettono nel futuro di localizzarlo.
Si tratta in realtà di un vecchio progetto messo a punto dall'Euratom che poi venne abbandonato e che oggi é bandito dalle
convenzioni internazionali sull'ambiente, ma questo non ha impedito all'industriale italiano di proporlo a svariati paesi.
E di proporre, sempre su internet, lo stesso sistema per lo smaltimento dell'amianto.
Non che lo regali, il suo sistema.
Smaltire materiale radioattivo con i "siluri penetratori" di Giorgio Comerio costa settecento dollari al chilo, riempire e
lanciare un siluro costa quindi un milione e mezzo di dollari.
Lo smaltimento del materiale radioattivo, sia che provenga da centrali nucleari civili, sia che provenga da armamento
dismesso o vietato,
é indicato oggi come uno dei possibili incubi dell'umanità.
In molti paesi l'opinione pubblica é avvertita e sensibile e non accetterebbe di avere del plutonio o dell'uranio vicino a casa.
Altri paesi accettano, in silenzio, quello che altri non vogliono.
Altri paesi ancora sono molto interessati ad acquistare materiale nucleare per coronare il loro sogno: costruire la bomba.
l'Italia é formalmente uscita da qualsiasi programma nucleare nel 1986, quando la stragrande maggioranza degli italiani
boccio', con un
referendum la costruzione di nuove centrali e impose la chiusura di quelle vecchie.
Ma, prima di quella data, l'Italia era inserita nei programmi internazionali e contratti di smaltimento di scorie
provenienti, per esempio, dall'Inghilterra o dagli Stati Uniti, sono ancora in vigore. Contratti che vengono
trattati tra Stati ai piu' alti livelli, in segreto.
Il fatto grave é che gli agenti della Forestale scoprirono all'inizio dell'anno era che, a casa di Giorgio Comerio,
c'era la documenatzione - fin troppa documentazione - che lo legava appunto alle navi affondate intorno alla costa
della Calabria. Di qui il sospetto atroce: che ci sia anche un sistema piu' rapido e meno costoso di smaltire
i rifiuti radioattivi, oltre a quello "assolutamente sicuro" descritto su Internet.
Caricarli su una carretta del mare, portarla in prossimità di una fossa marina e fare affondare la nave, con la speranza che
non venga su niente e che nessuno lo venga a sapere e intascando, in sovrappiu', i soldi dell'assicurazione.
Ed è esattamente questo che pensano i magistrati che seguono l'inchiesta e per cui l'industriale Giorgio Comerio é oggi
indagato.
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Ma l'uomo non sarebbe che un anello della catena, forse solo il piu' esposto.
Nell'inchiesta ci si é imbattuti in logge massoniche, titolari di contatti ad altissimo livello e in famiglie mafiose inacricate
di gestire il territorio. Ci sono le lunghe coste senza controlli davanti alle quali la sorveglianza è labile e le navi spariscono.
Ci sono canali che uniscono personaggi dello smaltimento nucleare alla vendita di armi e ci sono trasporti di
materiale nucleare non perché sia distrutto ma perché sia venduto. Ci sono, naturalmente, i servizi segreti.
Ed è anche per questo che i procuratori hanno scritto preoccupati alla piu' alte cariche dello Stato..