Mistero. Libriccino mai restituito.
Poi si presente un nuovo iscritto.
Non abbiamo mai chiesto né professione e neppure il certificato penale..
Valeva il principio, forse un po' anarchico o forse un po' radicale, che ognuno di noi vale comunque per il solo fatto che é
uno come noi e per le sue idee, e per le sue esperienze di vita, e per il suo modo di affrontare le avversità.
Concetto ardito ancora oggi, immaginiamoci nel 1994 !
Si qualifica come un "poliziotto", chiede la tessera e vuole assolutamente pagare l'iscrizione ed avere la relativa ricevuta..
Non ho mai avuto pregidizi nei riguardi dei singoli poliziotti, ( magari nel sistema di polizia si'..) e non avendo mai
richiesto danaro, ho spiegato al gentile aderente che:
- non si prendevano quattrini
- non si davano quindi ricevute
- non si rilasciavano tessere di appartenenza.
Poi ha pure compreso che il pensiero se non é libero non é un pensiero e quindi, per pensare, non servono i cartellini
e le tessere: bastano dei neuroni sani.
E' rimasto perplesso, poi siamo entrati piu' in confidenza e mi ha "confessato" che lui era iscritto
a tutti i partiti della zona.
Tanto per essere informato di qale tipo di zuppa bolliva in pentola nel Pavese.
E fino a qui é quasi normale..
Chi mai non ha avuto il suo infiltrato ?
In una sana e libera democrazia, non avendo nulla da nascondere, dopotutto - ho pensato - ma che ben vengano gli infiltrati.
Fino a quando, artatamente, non creano problemi - appositamenente - per screditare il lavoro di altri iscritti,
semplicemente onesti con sé stessi, con i compagni di vita... sono benvenuti
E poi un poliziotto infiltrato é, magari, un garante del nostro comportamente.
E se, girando per i locali, piazza pure qualche microspia é solo il benvenuto.
Avremo brogliacci di trascrizioni a nostro favore..
Quando l'ufficio dell'ODM di Lugano fu illegamente "occupato" da un manipolo di Greepeace ecco sorgere le
ulteriori "stranezze".
Per la stampa del gruppo di "Repubblica" l'ODM - ovviamente organizzazione mafiosa e pericolosissima - era collegata
alla Fininvest ed a Berlusconi.
Perché ?
Ma perché a qualche centinaio di metri di distanza, nella zona centrale di Lugano ove vi sono migliaia di società e
di uffici, vi era una società collegata al gruppo Fininvest- Berlusconi.
Secondo "Repubblica" , ovviamente.
Diaciamo un collegamento "ardito".
Il club F.I nella casa di campgna prima, e gli uffici "nelle vicinanze" poi, ed ecco che Berlusconi, quasi
certamente, si occupava ( a part-time ? ) di scorie nucleari.
Ma la connessione, anche al piu' sprovveduto dei lettori del gruppo editoriale dedito alla falsificazione
sistematica della verità, saltava all'occhio.
Perfino "famiglia cristiana" che io, da ateo ignorante, credevo attenta anche all'etica, ebbe delle
perpelessità.
Perplessità etiche superate brillantemente dai suoi giornalisti che, del senso "etico" del lavoro penso
abbiano qualche deficenza conoscitiva.
E quindi nuovo "scoop".
Dalle carte sequestrate nella mia casa, che ovvimante sono secretate per burletta, visto che i giornalisti
di Repubblica comunque le hanno sempre
a diposizione, spunta il nome dell'Avvocato David Mills di Londra.
E' la notizia che aspettavano i vari "accusatori" di Berlusconi !
Ecco la connessione !
Interviste varie, ma il pallone, malamente pompato, si sgonfia e si affloscia tristemente..in poche settimane.
Mills é sempre stato un noto avvocato Londinese che ho incontrato, come altre centinaia di persone, nella mia permanenza
in Inghilterra..
Un biglietto da visita si scambia al Pub, al Club, o semplicemente durante un'incontro di lavoro.
E poiché di biglietti da visita, arrivato all'età di 45 anni , ne avro' raccolti un migliao, la cosa non
era significativa.
Anche perché poi di relazioni con l'Avv. Mills, non ve ne sono mai state proprio..
Ma il pallone, per sgonfiarsi, ha impiegato qualche mese..
Finita qui ?
Assolutamente no.
Il bello deve ancora arrivare..
Mi contattano due ineffabili "investigatori" inglesi della nota agenzia Dawson.
Clicca qui:
DAWSON Enquiry Agency
Cosa vogliono? Ma incontrarmi, naturamente..
Vengono accolti a Lugano con gentilezza e signorilità.
Offro il pranzo in ottimo ristorante di giusta qualità e di giusto lusso, e sono sorpresi nel constatare che il capo della
nuova "spectre" non ha il gatto bianco accoccolato in grembo..
Poi se ne vanno ad investigare a due passi degli uffici, presso una banca di piccole dimensioni..
Spiego loro la genesi del progetto ed i programmi per lo sviluppo della tecnologia.
Per evitare fraintendimenti, idee strane etc, il tutto fin dall'inizio,
era già stato messo immediatamente disponibile su Internet.
Allora ai primi passi..
Ma pur già a libera disposizione di tutti... i pochi naviganti del web di quell'epoca pionieristica.
Quasi tutto in inglese ma con molti file in Italiano , Francese, Tedesco.
Oggi potrei dire un sistema "alla Grillo" attuato già 19 anni fà.
Che infatti spiazzo' tutti.
Il potere accedere gratuitamente a tutta la tecnologia, alle note legali, e quant'altro, eliminava ogni equivoco e
scradicava, dalla base,ogni possibile opportunismo giornalistico e falsificazione mediatica.
L'incontro é poi finito ? Ma neppure per sogno!
Pochi giorni dopo ricevo un caldo invito a volare a Londra per un pranzo di lavoro in un noto ristorante di un notissimo
grande albergo, di quelli con piu' di 5 stelle, insomma una costellazione intera di stelle sulla guida Michelin e
stanzette dai mille euro in poi..
Con un "low cost" me ne arrivo a Londra in tarda mattinata.
Al mega tavolo rotondo seduti i due "investigatori" e poi il personaggio misterioso.
Certamente registratorino sotto il tavolo.
Ma il terzo uomo NON era 007 !
Le domande: tutte sui miei contatti a Londra, a sulle mie amicizie "importanti" in Italia.
E poi i contatti a Londra , insomma con Mills e signora ed il solito Berlusconi, prezzemolo in tutte le
salse piccanti già nel lontano 1994 e ditorni.
Al cospetto di tanta supponenza e spocchia mi sono preso qualche piccolo lusso.
Intanto cibo parco ma costoso, e poi vino pregiato, assolutamente francese, di mio gusto..
Dopotutto, penso e reputo, se mi pago un andata e ritorno in "classe povera" di un charter mi posso meritare questo ed altro da un trio
di cialtroni..
Infine mi sono preso qualche sfizio.. molto British..
Alla fine, dopo innumerevoli insistenze, con una prima bottigiata di Chablis già gustata e la seconda già
stappata, e da pagare, ho confessato
la mia colpa..
Ebbene si' !
Anni prima, assieme ad un ristretto gruppo di nobili signori del mare, siamo stati a pranzo nel salone d'onore
della casa reale inglese.
Pranzo veramente regale, devo confermarlo..
Il posto: la Guilhall
La sala: quella del cerimoniale.
- The Guilhall-
Il padrone di casa, gentile, compassato ed indulgente principe Filippo, ha sorriso a noi comuni mortali,
ci ha offerrto la cena,
ci ha fatto un bel discorsetto, e dopo poco se ne é sparito da dietro una provvidenziale tenda..
Il giorno dopo ospiti al real castello nelle vicinanze.. e cena con meravigliose cornamuse da compagnia.
Insomma un fine settimana "principesco".
Resta la foto della stretta di mano all'ingresso, il cartoncino di invito, e nulla piu'.. di una serie di bei ricordi
di quel lontano 1988.
Ho giurato e spergiurato ai tre "padroni di casa" che non mi sono messo in tasca le posate, e neppure i
tovaglioli della real casa.
Cosa che dubito che qualche altro invitato, magari d'oltre oceano, non abbia fatto..
E non ho neppure fatto sparire una bottiglia del real Porto ..
E la cosa é finita li'.
Quando uno straniero si avvicina troppo alla Real Casa, il sempre fedele suddito di S.M., si blocca ..
Il pettegolezzo reale é una affare solo British..
Gli stanieri sono esclusi..
Ai tre ineffabili investigatori non é rimasto altro che andare a pagare il conto.
Salato, ovviamente.
Ma la domanda, senza risposta, é sempre la stessa.
Ma già nel 1994 chi mai organizzava le "retrovie" per aprire le crepe in F.I. ed offuscare,
immediatamente, il "povero" ricco Silvio Berlusconi ?
Sono passati 19 anni, chissà se il tempo sarà galantuomo ?
Forse, qualche rispostina, i signori della Dawson, anche in ritardo di 19 anni, potrebbero darla..
Ma chi farà mai, a loro, le domande ?