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updated: , 13 Apile 2014/B

- Francesco neri - Ex-PM - Ancora dopo vent'anni: Un lamentoso bugiardo -

Negli allegati dei lavori della commissione sono reperibili i documenti che hanno creato la "macchina del fango" avviata da Roberto Ferrigno di Greepeace.
Sono elencati i nomi e descritti i fatti che hanno dato modo al procuratore Francesco Neri, a seguito di una denuncia del dott. Ferrigno di Greenpeace , di avviare una colossale inchiesta che mi ha coinvolto pesantemente rovinando un decennio della mia vita.
Basta leggere con attenzione i documenti della Commissione Bicamerale..

I lavori della commissione:
Verbale e documenti della seduta del 5 Febbraio 2013


Nella sede della Provincia di La Spezia, organizzata da Greenpeace per sabato 12 Aprile 2014 alle ore 16 del pomeriggio, si é tenuta la conferenza sulle "navi dei veleni".
Una delle tante..

Ospite d'onore l'ex PM Francesco Neri, un bugiardo alla ricerca di notorietà, la ex-sponda giuridica quasi ufficiale di Greenpeace ed ora ancora disponibile a corroborare conclamate falsità.

Un vero faccendiere dell'ambiente.
Ex-togato sempre attivo come faccendiere ambientalista con il rimpianto delle sue navi fantasma. Ma evidentemente sempre con desideri mai assopiti di notorietà, fama e.. di carriera !

Pronto a fare di sponda alle attività illecite poste in essere dai faccendieri dell'ambiente che per acquisire notorità, fama, ed evidentemente incassare i relativi introiti collaterali, non esitano ad azioni illegali, non esitano minimamente nel sostenere falsità ben sapendo di dire il falso.

Senza senso etico, senza pudore, senza pentimenti.


Clicca su:
Il SECOLO IXX del 13 Aprile 2014

Lo sbandierato "certificato di morte" di Ilaria Alpi, trovato dal Maresciallo Scimone, non era altro che il certificato di morte di mia suocera, morta a casa mia, in tarda età, per un tumore.
Date le relazioni assai strette con i faccendieri di greenpeace e con il gruppo dei faccendieri dell'informazione dell'Espresso, se mai ci fosse stato, sarebbe stato disponibile sulla stampa nazionale ed in tutti i notiziari di RAI TRE per mesi e mesi.

Anzi, probabilmente, mi avrebbero pure arrestato !
Tanto per rincarare la dose. e per avere la tanto cercata notorietà.

Ma lo stesso maresciallo Scimone ha dichiarato in commissione di.. non ricordarsi nulla !
Per saperne di più basta invitarlo ai vari convegni organizzati dai faccendieri di Greenpeace.

E' in pensione e reperibile.

Pur di giustificare la sua pervicace azione di propaganda di falsità Francesco Neri ha addotto, a sua difesa, l'avvenuta falsificazione delle ricevute delle sue comunicazioni alla commissione d'inchesta.

Nelle buste delle comunicazioni ci avrebe messo il certificato di morte.
Ma senza farne copia alcuna !
Ma che sbadato .

Falsificazione delle ricevute delle lettere e sparizione delle buste con i documenti realizzate dai soliti ignoti.

Siamo al massimo della paranoia.

E nessuno si dà pace ed ammette il semplice fatto che di relitti pieni di scorie nuclerai non ve ne é traccia !
Presuntuosi spocchiosi ed incapaci faccendieri che non sono in grado di ammettere errori ed abbagli, tutti senza nessun senso etico nel trascinare nel fango, per il loro unico desiderio di notorietà, persone innocenti.

Coinvolgendole nei loro deliri paranoici.
Una bella squadra di faccendieri con giornalisti al seguito del calibro di Riccardo Bocca che, in pochi anni, mi dedica qualche cosa come nove servizi giornalistici ed un passaggio, la sera del 20 Marzo 2014, sui Rai tre.
Riempendosi, con compiaciuto compiacimento la bocca ( di Bocca ) del mio nome.

Ben ripetuto un paio di volte. Con soddisfatta ostentazione.
Faccendieri dell'ambiente che hanno artatamente creato apprensioni, situazioni di panico, che poi hanno promosso comuni delinquenti ad importanti "collaboratori di giustizia" giusto giusto perché assecondavano le loro fantasie paranoiche.

Che poi venivano assecondate dopo anni di oblio e ben farcite di "mi hanno detto che.. pare che .. "
Sempre poi spesso dei "detto che e dei pare che " appresi da morti e ben defunti delinquenti.

Il tutto per fruire di un sollievo di pena, di un motel nel verde, di una scorta, di una visita alla moglie.

Comportamento giustificatissimo data la situazione delle carceri italiane, inumana, a livello di tortura, come ampiamente documentato dalla Comunità Europea.
Che l'Italia l'ha pure condannata per il trattamento degradante dei suoi reclusi.

Ricordiamo al lettore che il risultato di oltre quattardici anni di indagini ha confermato che non é stato mai commesso nessun atto penalmente rilevante né da Comerio e neppure da nessuno dei suoi collaboratori.


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