"Compaiono anche i documenti inviati dal Sismi, l’intelligence militare, al pm di Reggio Calabria Francesco Neri all’epoca delle indagini sull’affondamento delle “navi a perdere” (’94-’95) finite con la tragica morte di uno degli investigatori, il capitano di corvetta Natale De Grazia.

All’epoca vi fu una collaborazione formale tra il Sismi e l’autorità giudiziaria, su richiesta del pm titolare delle indagini, che aveva delegato al rapporto con l’intelligence – un ruolo non concesso ai magistrati – il maresciallo dei Carabinieri Domenico Scimone. Furono acquisiti numerosi documenti del servizio militare su Giorgio Comerio, l’imprenditore che studiava l’affondamento delle scorie radioattive sui fondali marini tramite siluri penetratori, fuggito una decina di anni fa in Tunisia."

Il "fuggito in Tunisia" é la chicca del falso.
Visto che in Tunisia ci lavora dal 2001..
Alla luce del sole, con indirizzo noto, sia alle autorità tunisine che italiane, senza problemi di sorta.
Ma il morsettino velenoso deve sempre darlo..
Non dimenticandosi di mettere " Giorgio Comerio" comunque anche in grassetto.

Ricordiamo al lettore che il risultato di oltre quattro anni di indagini ha confermato che non é stato mai commesso nessun illecito né da Comerio e neppure da nessuno dei suoi collaboratori.

Salvo diverse interpretazioni pare, oltre a tutto, che l'omicidio di Ilaria Alpi sia stato ordinato dal "generale" di una delle tante bande armate che imperversavano in Somalia e che , pare, avessero fruito dei pescherecci pagati anche dalla coperazione italiana solo per ricevere armi.

Attività che poi risultava già nota e stranota da tempo ai servizi di informazione.

E che quindi era "tollerata" e non di certo mai ostacolata da chi, forse, avrebbe dovuto dire qualche cosa sull'utilizzo dei pescherecci.

Ma, a quanto pare, le informazioni non sono mai arrivate ai giornalisti al soldo di De Benedetti oppure stipendiati con il finanziamento pubblico.
Oppure sono arrivate si' in redazione, ma non erano interessanti come le "fanta-scorie" nucleari di Comerio ?

Armi che, alla fin fine, si trovavano - e magari ancora oggi si trovano - sulle bancarelle del Suk, nei negozietti della Casbah. Come suvenir per turisti.
Nulla a che fare con rifiuti di qualsiasi genere e tipo e traffici "nucleari" collegati tanti cari ai vari Palladino, Riccardo Bocca e compagni di merendine del gruppo dell'Espresso- Repubblica - Green Peace - Verdi variegati in decomposizione.
Non solo.
Carotaggi e ricerche geolgiche effettuate nelle località indicate dai "pentiti" di galera non hanno approdato a nulla.
I famosi "pentiti" tanto comodi quanto assolutamente inaffidabili poveracci alla ricerca di un soffio di libertà e di notorietà, di una cella confortevole.
E magari di un mesetto, sotto scorta, al residence.
Non solo. Ora ci si inventa di "documenti scomparsi" dalle carte sequestrate a Giorgio Comerio.
Scomparse ?
Mai esistite: questa é la verità.

Come il famoso certificato di morte di Ilaria Alpi, che poi era quello della suocera di Comerio.
Ma nessuno lo ha chiesto ben bene all'ex procuratore Neri, oppure all'ex maresciallo Scimone ?

Oppure le risposte non sono giornalisticamente "gradite" al gruppone dei pennini di De Benedetti e "compagni" ?
Ma ancora .
Ma chi é quel ladro che ha consegnato a Repuppblica un video, realizzato dal centro ricerche europee di Ispra, e che si trovava negli scatolini dei materiali sequestrati a Giorgio Comerio ?

E perché Repubblica, anziché denunciare il ladro, consegnare la refurtiva alla polizia, lo ha messo "on line" ?
Repubblica é magari pure un ricettatore ?
Oppure lo ha diligentemente consegnato alla Polizia ?
Chissà..
Perché Repubblica ha utilizzato del materiale rubato per proseguire nella sua attività di diffamazione?
Oltre a tutto spacciandolo come un video relativo ad attività illecite commesse da Comerio, mentre era un video realizzato dallo stesso Centro di Ricerca Europeao, e relativo a delle prove assolutamente lecite e legate alla ricerca scientifica?

Che interessi ha il gruppo di De Benedetti a colpevolizzare Giorgio Comerio con ben una decina di "servizi" a firma di Riccardo Bocca ?

Che interessi nasconde il gruppo editoriale legato a De benedetti nel settore dei rifiuti ?

Dove mandano i fanghi prodotti dalla centrale elettrica di Savona, quella salubre e pulita che tutti conoscono?
Palladino non se lo é mai chiesto.. Riccardo Bocca neppure..

Green Peace ed i verdi variegati in decomposizione?
Non pare manco loro.
E perché mai nessuno ha indagato su questo furto di videocassette, furto avvenuto nel deposito giudiziario del Tribunale di Reggio Calabria ?

E chi ha "guidato" il ladro, nell'immane deposito giudiziario di Reggio Calabria, fra scaffali, scatoloni, reperti vari, ammassati da anni, impolverati ed impilati da secoli, stratificati in ere giudiziarie, fino, giusto giusto, alla scotola giusta, ben numerata, e con il contenuto ben noto?

Ma ben noto giusto solo a chi ha avuto in mano la lista dell'inventario dei materiali con il numero scritto sullo scatolone.
Una fatina verdolina ?
Oppure magari un folletto in divisa ?

E tutto questo sforzo, questa ricerca archeologica, questo entrare ed uscire da un deposito giudiziario bene o male chiuso e protetto, é avvenuto " gratis" ? Il guardiano del deposito giudiziario di Reggio Calabria quel giorno lo ha dimenticato aperto a tutti i visitatori, ai turisti, ai curiosi, alle fatine ed ai folletti perché magari era in sciopero?
Oppure era in pausa caffè ?

E perché Andrea Palladino continua nella sua campagna di denigrazione, di diffamazione, di depistaggio e di disinformazione?
Che interessi ha nel diffamare Giorgio Comerio ?
Cosi' come Riccardo Bocca ?

Quali legami ed interessi nascosti ed inconfessabili nascondono questi due faccendieri dell'informazione, questa strana coppia ?
Quali coinvolgimenti e quali legami lo correlano a Green Peace e magari anche ai possibili ladri "gratis" del video?

Arriverà mai il momento che questi artefici di disinformazione, depistaggi, propalatori di notizie false e diffamatorie, faccendieri dell'informazione, verranno processati ?
Io lo spero perché saremo certamente in tanti a chiedere spiegazioni ad Andrea Palladino, Riccardo Bocca ed altri, e magari giustizia.

Anche sommaria, via web, magari andrebbe pure bene.

Perché tutti colpevoli di alto tradimento degli ideali che dicono di professare.
Perché traditori della professione di "giornalista" , ricercatore della verità e non propalatore del falso.