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Marilyn Monroe: l'ultimo saluto

Pettegolezzi dal libro " Pardon My Hearse" di Allan e Greg Abbott



USA
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Gossip - Intorno alla morte di Marilyn Monroe vi è sempre stato un alone di mistero che perdura anche oggi.
La diva, vera icona degli anni '50, è stata trovata senza vita nella camera da letto della sua villetta di Brentwood, a Los Angeles, il 5 agosto 1962 (aveva 36 anni).
Secondo l'autopsia si trattò di suicidio dovuto all'eccessiva assunzione di barbiturici, ma le ipotesi di omicidio e complotto si susseguirono per anni.
L'ultima "rivelazione" - di una totale mancanza di classe - arriva in questi giorni dai due impresari di pompe funebri che si occuparono della salma di Marilyn.
Allan e Greg Abbot hanno appena pubblicato un loro volumetto sul loro lavoro di "preparatori" di salme illustri.
La parte che riguarda Marilyn, dopotutto, è assai triste ed indicativa di una mentalità mercantilistica dove anche la morte è "un affare".
Scrivono infatti i due becchini:
"Quando rimuovemmo il lenzuolo che la copriva era quasi impossibile credere che fosse il corpo di Marilyn - hanno raccontato nel libro 'Pardon My Hearse' - Sembrava molto più vecchia dell'età che aveva.
Era trascurata e ovviamente le circostanze della morte avevano aggravato le sue condizioni.
Era irriconoscibile ".
"Marilyn era morta a faccia in giù, quindi c'erano macchie viola sul suo viso e il collo era molto gonfio - hanno spiegato -
Aveva i capelli crespi e piuttosto corti, ma soprattutto non li aveva tinti da tempo.
I peli delle gambe non erano stati rasati da più di una settimana, e le sue labbra erano molto screpolate".
L'attrice, stando al racconto dei necrofori, si era lasciata andare e ci sono voluti diversi interventi di incisioni e imbalsamazione per farla tornare la "vera" Marilyn, la diva simbolo di un'intera generazione."
Insomma un vero brano pubblicitario della loro impresa di pompe funebri, un esempio di un incredibile deserto di sentimenti e di dignità tutto "made in USA dove per vendere quattro copie di un libricino da "bassa cucina" si presentano i particolari di una morte dolorosa come uno scoop giornalistico.



Ma noi Marilyn ce la ricordiamo sempre giovane, splendente, con un sorriso solare, con la voglia di vivere, anche se non si era rasata i peli delle gambe.
Marilyn non ne aveva certamente bisogno, ed anche così , con il viso tumefatto ed i peli sulle gambe , è sempre nei nostri ricordi, nei nostri sogni, nei nostri sospiri : una splendida creatura.

- Giorgio Comerio -


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