COMMISSIONI PARLAMENTARI - - Poteri e Limiti - Arma dei Carabinieri
Pag. 38 - Giorgio Comerio aveva annotato sulla sua agenda l'evento
dell'affondamento, scrivendo alla data del 21 settembre 1987: " lost the
ship "
( nota di Comerio: "lost" significa perdere qualche cosa - treno-auto-casa-danaro-persona-etc. e non affondare una nave..)
pag. 41 - Comandante Bellantone: "Ricordo di aver visto su qualche documento, uno stemma a
forma di triangolo con la scritta ODM, preciso di non conoscere
all'epoca dello spiaggiamento, il significato dello scritto ODM e
comunque era scritto tutto in inglese.
Non ricordo di aver visto sulla nave una cartografia raffigurante
i siti di affondamento di navi che possa raffigurare una battaglia
navale.
Ricordo però che la stessa mi fu mostrata dal magistrato Neri
di Reggio Calabria e o dal suo collaboratore De Grazia Natale."
Ricordo che a seguito di allarmismo della gente del posto, circa
il carico, poiché veniva definita come la nave dei veleni, fu disposto
un controllo sulla radioattività da parte dei Vigili del fuoco, con esito
negativo, non ricordo se fu interessato il PMP di Cosenza ".
pag. 54 - Pare doveroso evidenziare anche in questa sede che gli elementi
complessivamente raccolti in ordine ai singoli indagati ed in particolare
a Giorgio Comerio evidentemente non sono stati ritenuti
sufficienti a formulare precise accuse né nei confronti di Comerio né
nei confronti degli altri indagati, tanto che il procedimento si è
concluso con una richiesta di archiviazione accolta dal Gip.
Pag. 70 Entrambi i procedimenti menzionati, furono definiti con decreto
di archiviazione.
Nel procedimento n. 1680/96, peraltro, alcune ipotesi
di reato non furono archiviate ed i relativi atti vennero trasmessi alle
procure di La Spezia e di Lamezia Terme, ritenute competenti
territorialmente.
Pag. 72 De Grazia - Anche in questa seconda fase delle indagini si è rivelata dirimente,
ai fini della successiva archiviazione, la relazione di consulenza
tecnica medico legale con la quale si è ribadito che il decesso era
riconducibile a cause naturali, non essendo state riscontrate anomalie
neanche a seguito degli ulteriori esami tossicologici e istologici
effettuati sui tessuti prelevati.
Pag. 99 - Francesco Fonti - Deve essere subito chiarito che la Commissione ritiene inattendibile
Francesco Fonti rispetto alle dichiarazioni che in varie sedi ha
reso sul tema del traffico di rifiuti radioattivi o comunque tossici da
parte della 'ndrangeta calabrese.
Si tratta di un'inattendibilità intrinseca
in quanto più volte Fonti si è contradetto e ha fornito versioni
diverse rispetto ad elementi essenziali della narrazione nonché di
un'inattendibilità estrinseca in quanto non sono stati fornite indicazioni
adeguate per riscontrae le dichiarazioni da lui rese.
Fonti è stato interpellato anche con riferimento al decesso.
pag. 134 - Impresub .Rigel n definitiva il risultato della ricerca è che nella zona di 10 per
10 miglia, con il lato nord centrato sul punto di coordinate 37o58'
nord- 016o49' Est lungo il relativo parallelo, non esiste né il relitto
della M/N Rigel o parti di esso né alcun altro relitto di nave
affondata ".
Il mancato rinvenimento della nave è stato un elemento determinante
ai fini della chiusura delle indagini, in quanto non si era
raggiunta la prova in merito alla tipologia del carico presente sulla
nave al momento dell'affondamento.
Le indagini condotte dal dottor Cisterna per le ipotesi di reato di
cui agli artt. 428 e 434 c.p. si conclusero con una richiesta di
archiviazione inoltrata dal pubblico ministero, in data 25 maggio 1999
e accolta dal GIP, dottoressa Adriana Costabile, il 14 novembre 2000
(doc. 118/11).
Pag. 208 - Fonti / Giorgio Comerio
Il Fonti lo definisce come uno dei personaggi più importanti che
gli sia capitato di conoscere.
Comerio gestiva il progetto ODM (Oceanic
Disposal Management) messo a punto dalla Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e poi gestito in autonomia
dal Comerio per sparare in mare attraverso i penetratori i
rifiuti radioattivi.
Fonti conobbe Comerio nel mese di aprile 1993.
Il Comerio gli
raccontò che, già negli anni '80 aveva avuto diversi contatti con la
'ndrangheta calabrese ed in particolare con Natale Iamonte, capo
dell'omonima famiglia di Melito Porto Salvo.
Iamonte lo aveva aiutato
nell'affondamento della nave Rigel, carica di rifiuti pericolosi.
Il
Comerio precisò che con il sistema dell'affondamento di navi cariche
di rifiuti si otteneva un duplice guadagno, sia da parte di chi
organizzava il trasporto che da parte dell'assicurazione che veniva
frodata.