Un messaggio di altra classe e stile rispetto agli scarruppati, maleducati e spocchiosi colleghi italiani.. che scrive:
Egr. Dott Comerio
Mi chiamo Giorgio De Franceschi, sono un collaboratore della corrispondenza in Italia del quotidiano giapponese Mainichi Shimbun.
Ci permettiamo di disturbarla perchè vorremmo avere una sua dichiarazione in merito ai documenti dei servizi italiani,
recentemente desecretati, relativamente alla parte in cui risulterebbe un suo coinvolgimento riguardo
lo smaltimento di rifiuti pericolosi in collaborazione con la Corea del Nord.
Sperando in una Sua collaborazione Le inviamo i nostri più cordiali saluti
Giorgio De Franceschi
+39-339xxxxxx
Mainichi Shimbun - coordinator for Italy
FUKUSHIMA Yoshinori
Mainichi Shimbun
Rome Bureau Chief
Senior European Correspondent
Via yyyyyyyyyy, 00198 Roma, Italia
Tel: (+39)-06-zzzzz
Fax:(+39)-06-kkkkkkk
Cell: (+39)-345-wwwwww
Grazie della gentile email che denota un notevole senso etico, assai raro di questi tempi.
Tutte le informazioni possibili ed immaginabili sono reperibili nel sito web www.giorgiocomerio.com/
Corea del Nord: da parte mia non è stata mai svolta nessuna attività di nessun genere.
Le ricordo che la società ODM era un "technology provider", ovvero un propositore di tecnologia e di conoscenze scientifiche e non un operatore.
La tecnologia ODM era già di pubblico dominio, via internet, nel lontani anni 1993-1995, insomma oltre venti anni fa.
File diretto:
http://www.giorgiocomerio.com/ref-GC-027.html
Via Internet l'ODM era in contatto con studenti, ricercatori universitari, tecnici, giornalisti di tutto il mondo.
E' possibile che vi siano stati scambi di informazioni tecniche anche con le due Coree, magari anche non direttamente tramite ODM
ma tramite università straniere, ma, sinceramente, i contatti con tecnici e ricercatori erano assai frequenti anche con incontri presso
istituzioni, ambasciate, uffici tecnici.
In ogni caso, ripeto per l'ennesima volta, solo con azioni attinenti esclusivamente il solo aspetto propositivo e scientifico.
Infine , capisco benissimo le esigenze di lavoro ma Vi prego di comprendere la mia posizione dovuta ad una semplice realtà.
Sono completamente estraneo a tutte queste vicende evocate dalle varie inchieste giornalistiche e giudiziarie e non ne posso più
di essere tirato in causa ogni volta che qualche testata cerca uno scoop.
La informo inoltre che la magistratura inquirente ha verificato la mia estraneità a tutte le possibili ipotesi.
Cordiali saluti,
Giorgio Comerio
Nota supplementare..
Per quanto mi possa ricordare allo studio europeo, denominato
"Ocean Disposal of Radioactive Waste by Penetrator Emplacement"
Non ne sono certo ma una verifica non dovrebbe essere difficile da eseguire.
Sempre in questo caso l'utilizzo di tutta la tecnologia sviluppata sarebbe liberamente fruibile anche dal Giappone.
Da parte ODM ricordo che vi fu uno scambio di fax con la società elettrica giapponese che dovrebbe essere stata, all'epoca,
la proprietaria od il gestore delle centrali nucleari.
Più che altro per l'utilizzo della tecnologia per la messa in sicurezza dei materiali casualmente irraggiati a seguito
di piccoli incidenti, come fughe di vapore, rotture di tubazioni, etc.
La risposta fu esemplare:
E così pare poi sia stato per vent'anni.
Cordiali saluti,
parteciparano alcune Nazioni extra europee. Di certo Stati Uniti e Canada ma credo pure anche il Giappone.
In questo caso significa che il Giappone non solo avrebbe eseguito dei lanci di prova con la sua tipologia di penetratore,
in occasione della campagna sperimentale, ma che scienziati giapponesi si sono occupati del problema.
" noi non abbiamo nessun problema di emergenze.."
Salvo poi che il destino non abbia giocato la sua carta dell'improbabile..
Giorgio Comerio
Ed ora poi si vedrà che cosa verrà pubblicato..